Dopo essersi laureato in architettura, insegna nella provincia di Firenze e quindi si stabilisce a Scandicci. Successivamente si dedica al mondo dei fumetti debuttando con Bobo, il personaggio che lo ha reso famoso, che per molti è somigliante ad Umberto Eco[senza fonte] e invece è dichiaratamente ispirato a se stesso. Bobo è stato pubblicato per la prima volta nel 1979 sulla rivista linus diretta da Oreste del Buono.
Negli anni ottanta collabora con i quotidiani Il Messaggero e l’Unità, con cui lavora dal 1982; nel 1986 fonda e dirige il settimanale satirico Tango e nel 1987 realizza per Rai 3 il progry Teletango.
Successivamente, sempre per la Rai, realizza il programma Cielito lindo, un varietà satirico condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci. Nel 1989 dirige e la sceneggia il film Cavalli si nasce e nel 1992 Non chiamarmi Omar, sviluppato a partire da un racconto di Altan. Nel 2007 realizza Emme, “periodico di filosofia da ridere e politica da piangere”, supplemento settimanale de l’Unità, continuando le sue collaborazioni anche con televisione, cinema e teatro.
Sergio Staino rilascia un’intervista davanti al consolato francese il 14 novembre 2015; manifestazione in solidarietà di Parigi in seguito agli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi
L’8 settembre 2016 viene annunciata la sua nomina, a partire dal 15 settembre, a direttore de l’Unità, in affiancamento ad Andrea Romano[1]. Mantiene questa carica fino al 6 aprile 2017 quando, in seguito allo sciopero dei giornalisti del 1 aprile[2], decide di rassegnare le dimissioni irrevocabili, sebbene esse vengano respinte da Guido Stefanelli, amministratore delegato dell’azienda Unità srl che edita il giornale[3]. A Staino subentra come direttore il redattore capo Marco Bucciantini[4].Il 23 maggio 2017 Staino viene nuovamente nominato direttore della testata, carica che mantiene fino alla definitiva chiusura del giornale, il 2 giugno 2017.[5]
Nel novembre 2017 viene annunciata la collaborazione tra Staino e il quotidiano La Stampa: a partire dal 4 novembre il vignettista pubblicherà “La striscia di Bobo” ogni sabato nella sezione Lettere e Commenti del giornale, che in questo modo torna ad avere vignette satiriche a distanza di 12 anni, dopo la separazione con Giorgio Forattini.[6][7] Nell’edizione del quotidiano piemontese del 6 dicembre 2017 compare in prima pagina una vignetta satirica, sotto il nome di “Visto da Staino”.[8]
Dal 1º gennaio al 22 ottobre 2018 collabora con il quotidiano Avvenire pubblicando una serie di vignette intitolate “Hello Jesus”. Sempre dal 2018 inizia a collaborare con il sito Tiscali Notizie.
(Fonte Wikipedia)